Hitler non è un Ebreo

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    La Falsa Leggenda del “Nonno Ebreo” di Adolf Hitler

    Come e perché è iniziata, e i motivi per cui è falsa.

    di Carolyn Yeager



    La voce di corridoio secondo la quale Adolf Hitler era il nipote di un Rothschild sembra essere stata partorita dalla mente di un propagandista cripto-Ebreo al servizio della prima agenzia unificata di intelligence Statunitense, l’Office of Strategic Services (OSS). Non molto tempo dopo, un’ex alto ufficiale NazionalSocialista, in attesa della sua esecuzione, “confessò” di aver scoperto un “nonno Ebreo” nella genealogia di Hitler. Queste invenzioni sono state accuratamente smontate, e la vera storia del background familiare di Hitler è raccontata qui di seguito.

    Informazioni generali su Walter Langer e l’OSS
    L’OSS fu costituito su richiesta del presidente Franklin D. Roosevelt, a seguito della consulenza fornitagli dalla spia professionista Canadese/Inglese William Stephenson, conosciuto anche come “Intrepid”, che conduceva l’Intelligence Britannica nell’emisfero occidentale dal 1939. Roosevelt chiese a William J. Donovan di redigere un piano per un servizio di Intelligence. Donovan svolgeva per Roosevelt la mansione di emissario informale in Gran Bretagna durante il 1940-41, addetto a valutare le possibilità della Gran Bretagna di avere successo sulla Germania. In questo ruolo, incontrò i direttori dei servizi segreti Britannici e anche Winston Churchill. Donovan fu nominato “Coordinatore delle Informazioni” nel Luglio 1941. Nel Giugno del 1942, l’OSS fu istituito da un’ordine Militare Presidenziale. Il suo compito era quello di raccogliere e analizzare le informazioni strategiche richieste da e utili per i Capi di Stato Maggiore Riuniti, e di condurre operazioni speciali non incaricate ad altre agenzie. Dal momento che l’FBI, l’Esercito e la Marina proteggevano gelosamente le loro aree di responsabilità, la portata dell’OSS era limitata a ciò che poteva trovare in nuove opportunità di spionaggio che non erano già servite ai precedentemente nominati dipartimenti.

    William L. Langer fu reclutato durante la guerra per lavorare per il nuovo OSS. Prendendo congedo dal suo incarico di capo del Dipartimento di Storia nell’Università di Harvard, divenne capo della sezione Ricerca e Analisi dell’OSS. Doveva avere avuto qualcosa a che fare con l’entrata del fratello Walter nella sua sezione, dato che il maggior adempimento di Walter fu un’analisi psicologica di Adolf Hitler. Walter Langer fu uno psicoanalista con un dottorato di ricerca, ma non un medico; fu la prima persona ammessa all’American Psychiatric Association senza una laurea in medicina. I fratelli erano figli di immigrati Tedeschi negli Stati Uniti. Non fu data loro alcuna educazione religiosa, aumentando la probabilità che la loro famiglia fosse Ebrea, ma che non avesse voluto render noto questo fatto. Langer è un nome comune fra gli Ebrei Tedeschi Ashkenazi. Per esempio, c’è un rabbino Samuel Langer, ben noto sulla costa orientale degli Stati Uniti, morto nel 1969, e David Langer, soldato Ebreo dell’Esercito Polacco la cui foto è stata scattata nel 1929. Alla fine della guerra, William fu nominato assistente speciale per l’analisi di intelligence dal Segretario di Stato americano, James F. Byrnes. Nel 1950, William Langer organizzò l’ufficio del National Estimates presso il recentemente istituito Central Intelligence Agency [CIA], il successore dell’OSS. Tornò ad Harvard nel 1950, ma dal 1961 al 1977 lavorò per il Presidente del Foreign Intelligece Advisory Board [dalle amministrazioni Kennedy e Ford]. Nel suo libro La Diplomazia dell’Imperialismo [1956], si espresse contrario ad un “genocidio” degli Armeni sulla base del fatto che i loro leader rivoluzionari provocarono i Turchi. 1

    “Il Profilo Psicologico di Adolf Hitler” di Langer
    Nel 1943 Walter ricevette da Donovan il compito di preparare un breve profilo psicologico e psicoanalitico di Hitler. Ma Langer voleva fare qualcosa di più monumentale. Senza la possibilità di incontrare o parlare con lo stesso Hitler, Langer si rivolse ad ex-NazionalSocialisti insoddisfatti e altri che erano in disaccordo con Hitler, alla sua avversione tribale per il Terzo Reich e alla conoscenza delle psico-chiacchiere. Per esempio, scrisse nella sua prefazione:

    Il materiale disponibile per tale analisi è estremamente scarso e irregolare. Fortunatamente, abbiamo a nostra disposizione un certo numero di informatori che conoscevano bene Hitler e che sono stati disposti a collaborare al meglio delle loro capacità.

    Leggendo questo profilo, diventa evidente che non può che essere stato scritto da un Ebreo. Il tipico odio, pregiudizievole e ridicolo, è il classico che solo gli Ebrei sanno esprimere contro i loro nemici. Donovan doveva essere deluso e ha valutato inutilizzabile il rapporto, in quanto era pieno di inesattezze e vere e proprie bugie… un lavoro di fantasia e di psico-discorsi Freudiani, liberamente permeato di evidenti immaginari sessuali e speculazioni. Senza alcun fondamento, Langer scrive:

    … Un certo numero di informatori ha riportato la gioia [di Hitler] nell’assistere a numeri di strip-tease e danza in nudo sul palco. In tali occasioni non riesce mai a vedere abbastanza da esserne soddisfatto, anche se utilizza binocoli da teatro per osservare più da vicino. Le artiste dello Strip-tease sono spesso invitate alla Casa Marrone, a Monaco di Baviera, per esibirsi in privato e ci sono prove che invita spesso le ragazze a Berchtesgaden per far esporre loro i corpi. Sulle sue pareti sono numerose le immagini di nudi osceni che non nascondono nulla e prova particolare piacere nel guardarle tramite una raccolta di immagini pornografiche che Hoffmann ha fatto per lui.
    [...]
    Oltre agli occhi, la zona anale è diventata anche altamente sessualizzata e sia le feci che i glutei diventano oggetti sessuali. A causa dell’educazione impartitagli durante i suoi primi anni nell’utilizzo della toilet, sono state provocate determinate inibizioni che ne impediscono la loro espressione diretta.
    [...]
    Possiamo, quindi, considerare la perversione di Hitler come un compromesso tra le tendenze psicotiche di mangiare le feci e bere urina da un lato, e tra il vivere una vita normale socialmente regolata dall’altro. Il compromesso non è, comunque, soddisfacente in entrambi i lati della sua natura e la lotta tra queste due diverse tendenze continua a imperversare inconsciamente.


    Sul serio! E ancora peggio, il tutto proviene da voci, dicerie e dalla mente malata Ebraica di Langer. Si scade nella pornografia per molte pagine, per quasi la metà del rapporto. Di conseguenza, quale traguardo di qualsiasi valore può essere stato raggiunto per l’OSS?

    Mostrando come Langer è andato ben oltre il compito che gli è stato assegnato, il seguente passaggio ricorda alcuni altri scritti di quel tempo [come La Germania Deve Perire! dell'Ebreo Americano Theodore Kaufman] che cercavano di condannare la nazione Tedesca nel suo inseme come il male assoluto, e con essa, l’intero “mondo civilizzato”.

    Non è stato solo Hitler, il pazzo, che ha creato la follia Tedesca, ma è la follia Tedesca che ha creato Hitler. Avendolo creato come suo portavoce e leader, è stato travolto dal suo slancio, forse ben oltre il punto in cui era originariamente preparato per andare. Ciò nonostante, continua a seguire il suo esempio malgrado il fatto che ora deve essere ovvio a tutte le persone intelligenti che il suo percorso conduce inevitabilmente alla distruzione.

    Da un punto di vista scientifico, quindi, siamo costretti a considerare Hitler, il Fuehrer, non come un diavolo personale, cattivo forse quanto le sue azioni e la sua filosofia, ma come l’espressione di uno stato d’animo esistente in milioni di persone, non solo in Germania ma, in misura minore, in tutti i paesi civili. Rimuovere Hitler potrebbe essere un primo passo necessario, ma non sarebbe la cura. Sarebbe analogo a curare un’ulcera senza trattare la malattia di base. Se eruzioni simili sono da evitare in futuro, non possiamo accontentarci semplicemente di rimuovere le manifestazioni evidenti della malattia. Al contrario, noi dobbiamo scovare e cercare di correggere i fattori alla base che hanno prodotto il fenomeno sgradito. Dobbiamo scoprire i flussi psicologici che alimentano questo stato d’animo distruttivo, in modo da poterli deviare in canali che consentano una ulteriore evoluzione della nostra forma di civiltà.


    “La nostra forma di civiltà”, ovvero la forma di civiltà degli Ebrei Americani? Questo è esattamente ciò che dobbiamo fare per gli Ebrei per poter salvare noi stessi … “scovare i fattori alla base” che stanno portando alla nostra distruzione. In questo profilo dell’OSS, non vi era alcuna menzione su un nonno Ebreo di Hitler. Ma l’idea deve aver preso forma in Langer, perché verso la fine della sezione ‘”analisi psicologica” del suo rapporto, inventa improvvisamente dei “padrini Ebrei” di Hitler. La sua tendenza a speculare sulle sue teorie passa il limite quando scrive:

    Sappiamo che aveva pochi soldi quando se ne andò da Linz, certamente non abbastanza per vivere per quasi un anno intero, mentre trascorse il suo tempo a pitturare. Poichè la data di morte della madre è stata così universalmente distorta (? Non so cosa intende con questo, la data è sempre stata Dicembre 1907 NdR), sembrerebbe che gli sforzi sono stati compiuti per coprire qualcosa che è accaduto durante questo anno. La mia ipotesi è che egli viveva con i suoi padrini Ebrei 2 che lo hanno sostenuto mentre stava preparando il lavoro per l’Accademia. Quando non riuscì ad essere ammesso alla fine di un anno, lo cacciarono e lo fecero andare a lavorare. Ci sono un po’ di prove a favore di questa ipotesi. Hanisch 3, nel suo libro, accenna di sfuggita che quando erano particolarmente poveri andò con Hitler a visitare un benestante Ebreo che Hitler diceva fosse suo padre. Il ricco Ebreo non avrebbe avuto nulla a che fare con lui e lo allontanò di nuovo. C’è appena una possibilità che il padre di Hitler fosse un Ebreo, ma Hanisch potrebbe facilmente aver capito “padre” invece di “padrino”. Questo avrebbe certamente molto più senso e potrebbe indicare che Hitler avesse avuto contatti con i suoi padrini prima della sua visita e che, stufi di lui, non lo aiutarono più.

    Appare la storia dei Rothschild …
    Nel 1972, Langer ha pubblicato una versione rivisitata e più lunga del profilo sottoforma di libro, intitolato La mente di Adolf Hitler: Il Rapporto Segreto in Tempo di Guerra. Conteneva una prefazione dal fratello di William, e una postfazione dello “storico psicoanalitico” Robert GL Waite. Nel libro, Langer aggiunge alcune nuove allusioni alla superiorità Ebraica quando parla del padre di Adolf:

    L’intelligenza e il comportamento di Alois sono andati al di là di quanto ci si potrebbe aspettare da una famiglia Austriaca di contadini e più adatti ad famiglia di Ebrei altamente istruiti.

    Questo è il prologo alla sua teoria della paternità dei Rothschild, ammettendo anche, come lui stesso fa notare, che manca di credibilità:

    Ci sono alcune persone che dubitano seriamente che Johann Georg Hiedler fosse il padre di Alois. Thyssen e Koehler, per esempio, sostengono che il cancelliere [Austriaco] Dollfuss avesse ordinato alla polizia austriaca di condurre un’indagine approfondita sulla famiglia di Hitler. Come risultato di questa inchiesta è stato preparato un documento segreto che ha dimostrato che Maria Anna Schicklgruber viveva a Vienna nel momento in cui aveva concepito. A quel tempo era impiegata come serva nella casa del barone Rothschild. Non appena la famiglia scoprì la sua gravidanza fu rispedita a casa sua a Spital, dove Alois è nato. Se è vero che uno dei Rothschild è il vero padre di Alois Hitler, Adolf sarebbe un quarto Ebreo. Secondo queste fonti, Adolf Hitler sapeva dell’esistenza di questo documento e delle prove incriminanti che conteneva. Per ottenerlo ha precipitato gli eventi in Austria e ha ordinato l’assassinio di Dollfuss. Secondo questa storia, a quel tempo non riuscì a ottenere il documento poichè Dollfuss lo aveva nascosto, dichiarando la sua ubicazione a Schuschnigg in modo che, in caso fosse morto, l’indipendenza dell’Austria sarebbe rimasta assicurata. Sono in circolazione diverse storie simili. 4

    In primo luogo, il “documento segreto” non è mai stato visto, e senza dubbio non è mai esistito. Il meglio che si può trovare sui siti della cospirazione anti-Hitleriana è che “è attualmente nelle mani dei Servizi Segreti Britannici”. E, naturalmente, non lo hanno reso pubblico. In secondo luogo, il tentato colpo di stato politico commesso dai NazionalSocialisti Austriaci, non sotto il controllo di Hitler, verificatosi a Vienna nel 1934, non è stato istigato da Hitler; infatti, era dispiaciuto per il tentativo e per la cattiva impressione che aveva creato. In terzo luogo, Dollfuss può aver fatto ricerche sulla linea famigliare di Hitler, ma la parte del barone Rothschild è assolutamente incredibile. Non ci sono dati che mostrano Anna Maria Schickelgruber registrata come domestica a Vienna, nessuno, cosa che era necessaria a quel tempo. Langer ammette che questa è solo una delle tante “storie”, cioè voci, in circolazione. Egli conclude che “è meglio non basare la nostra ricostruzione su tali prove insignificanti ma cercare fondamenta più solide.” Tuttavia egli ripete queste voci senza fondamento allo scopo di mantenerle in vita.

    Robert GL Waite, che ha scritto la postfazione al libro di Langer, era un sedicente “psico-storico” Canadese, con una specializzazione in Adolf Hitler, che ha scritto la sua biografia psicologica, Adolf Hitler: Il Dio Psicopatico, pubblicata nel 1977. Waite, che ha avuto la sua ‘intuizione’ psichiatrica grazie al vasto trattamento ricevuto per la depressione di cui soffriva fin da tempi dell’università, noto per la testardaggine, ha trovò le teorie di Langer provocatorie, anche se sbagliate. Egli ha scritto:

    Ma, anche quando Langer sbaglia e le sue ipotesi si rivelano errate, egli è spesso sulla strada giusta.

    Consideriamo il suo accenno al fatto che il nonno di Hitler sarebbe potuto essere un Ebreo. Non c’è ragione di credere all’improbabile storia raccontata da un’informatore di Langer secondo la quale la nonna di Hitler, Maria Anna Schicklgruber, una contadina sulla quarantina dal Waldvietral delle zone rurali in Austria, aveva avuto una relazione intima con il barone Rothschild a Vienna.

    Somiglianza di famiglia? Non molta, eppure alcuni lo pensano. Questo confronto fotografico si trova su alcuni siti Internet come prova della discendenza Rothschild di Hitler!


    … E la storia di Frankenberger.
    Al posto delle dicerie fallite di Langer, Waite mette in gioco un’altra storia falsa su un differente “nonno Ebreo” che era “circolata” per anni, e cioè che la nonna paterna di Hitler aveva lavorato come cuoca nella casa di un Ebreo di nome Leopold Frankenberger, prima di dare alla luce il padre di Hitler all’infuori del matrimonio.

    Ma Hitler era preoccupato di poter essere ricattato a causa del nonno Ebreo e ordinò al suo avvocato privato, Hans Frank, di indagare la sua linea paterna. Frank disse al Fuehrer che sua nonna era rimasta incinta mentre lavorava come domestica in una famiglia Ebrea a Graz.
    I fatti su questo argomento sono in discussione e c’è stata una controversia molto lunga. Il punto di rilevante importanza psicologica e storica non è se è vero che Hitler avesse un nonno Ebreo, ma se credeva che potesse essere vero.


    Waite poi mente quando scrive:

    Egli lo credeva, e questo fatto ha modellato sia la sua personalità, sia la sua politica pubblica.

    No, Hitler non lo credeva, e infatti l’intera storia di Hans Frank è falsa, un’invenzione composta dalla mente sotto-pressione di un uomo condannato al fine di “ripulire la propria coscienza.”
    Non esisteva nessuna lettera di ricatto da parte di Patrick, nipote di Hitler, e non c’era nessuna famiglia Frankenberger che viveva a Graz .

    Lo storico Britannico anti-Tedesco Martin Gilbert ha scritto nel suo libro Diario di Norimberga, a pagina 19: “Egli [Hans Frank] e Albert Speer sono stati gli unici imputati a mostrare ogni vero rimorso per i loro crimini di guerra …” Ed erano gli unici due che hanno parlato male di Adolf Hitler a posteriori, il primo nella speranza di ripulire se stesso agli occhi di Dio, il secondo nella speranza di cancellare la sua reputazione davanti ai suoi nuovi governanti terreni.

    LA VERA GENEALOGIA DI HITLER
    Questi sono i principali consanguinei di Adolf Hitler:

    Maria Schicklgruber, nonna paterna
    Johann Georg Hiedler, presumibilmente, il nonno paterno ufficiale
    Johann Nepomuk Hüttler, vero nonno paterno e bisnonno materno
    Johann Baptist Pölzl, nonno materno
    Klara Hitler, madre
    Alois Hitler, padre
    Paula Hitler, sorella
    Alois Hitler, Jr., fratellastro (dalla seconda moglie di suo padre)
    Angela Hitler Raubal, sorellastra (dalla seconda moglie di suo padre)
    Geli Raubal, nipote (attraverso la sua sorellastra Angela)
    Leo Raubal Jr, nipote (attraverso la sua sorellastra Angela)
    William Patrick Hitler, nipote (attraverso il suo fratellastro Alois, Jr)

    Di seguito è riportato un accurato grafico genealogico preso da Familypedia.com. L’unica aggiunta che deve essere fatta è quella di collegare Maria Anna Schicklgruber e Johann Nepomuk Hüttler come aventi una relazione extra-coniugale che ha portato il bambino Alois Schicklgruber nel 1837 (vedi Werner Maser, sotto). Ma in tutti gli altri aspetti, è conforme alle ricerche effettuate e accettate da tutti gli storici e i genealogisti. Non ci sono affatto Ebrei o connessioni Ebraiche.



    Werner Maser, storico Tedesco e autore di diversi libri seri su Hitler, è stato descritto nel suo necrologio sul London Times come “uno dei primi storici Tedeschi a trattare il periodo nazista come campo di ricerca accademica.” 5

    Questo è confermato nel suo lavoro estremamente accurato di analisi del background famigliare e del lignaggio di Adolf Hitler nel suo libro, Hitler: Leggenda, Mito e Realtà, pubblicato in Tedesco nel 1971, in Inglese nel 1973. Egli conclude che il nonno paterno di Hitler era Johann Nepomuk Hüttler, un contadino tedesco che viveva a Spital, nella regione di Waldviertel dell’Impero Austro-Ungarico.

    Questo libro, e le informazioni in esso contenute, sono disponibili da 40 anni, ma i teorici della cospirazione che preferiscono credere che Hitler fosse un Rothschild o semplicemente un mezzo-Ebreo lo ignorano. L’indagine di Maser si è avvalsa di viaggi personali per cercare attraverso la Chiesa e gli atti di battesimo, e per intervistare parenti, eredi, compagni di scuola e amici d’infanzia. Nella soffitta di uno dei cugini di Hitler, ha scoperto materiale che i biografi avevano cercato per mezzo secolo, tra cui un gran numero di lettere e note appartenute a Hitler.

    CONCLUSIONI DI WERNER MASER
    1- È assodato che Adolf Hitler nacque da Alois Hitler e Klara Pölzl. Alois, però, è nato come Schicklgruber perché sua madre, Maria Anna Schicklgruber, non era sposata. [In quel periodo non era un evento insolito nei villaggi Austriaci.]

    2- Maria Anna Schicklgruber non era una povera cameriera che ha lavorato per ricche famiglie Ebree. La figlia di Johann Schicklgruber, un fiorente agricoltore in possesso di una ben-equipaggiata fattoria nel villaggio di Strones, e di Theresia Pfseisinger, era nata nel 1795 ed è descritta da Maser come una contadina parsimoniosa, riservata e straordinariamente scaltra. Lei dà ragione di credere di essere stata una persona determinata, caratteristica che è stata tramandata a suo figlio Alois e a suo nipote, Adolf.

    3- Il fratello di Maria Anna Schicklgruber, Jakob, acquistò da suo padre la fattoria di famiglia per 3000 fiorini quando il padre aveva solamente 53 anni. La madre di Maria, Theresia, aveva ereditato appena 210 fiorini dal patrimonio totale di suo padre di 1054 fiorini, così i genitori si sentirono abbastanza prosperi per andare in pensione. Mettiamo il valore di 3000 fiorini in prospettiva: una vacca a quell’epoca poteva essere acquistata con 10 o massimo 12 fiorini, una scrofa costava 4 fiorini, un letto con relativa biancheria 2 Fiorini, una locanda con stalle annesse la si poteva ottenere con 450-500 fiorini. Come potete vedere, 3000 fiorini erano una notevole quantità.

    4- Maria Anna, all’età di 26 anni, ereditò 74.25 fiorini a causa della morte della madre avvenuta nel 1821. Tenne questa somma presso il Fondo degli Orfani fino al 1838, guadagnando il 5% di interesse. Da allora,aumentò a 165 fiorini, oltre il doppio dell’importo originario. Suo figlio non nacque fino al giugno del 1837, quando ebbe 42 anni.

    5- Lei rifiutò di rivelare il nome del padre del suo bambino, anche se il prete voleva che lei lo facesse. Così, al bambino potè essere dato solamente il suo nome. Questa donna dalla volontà d’acciaio si sposò, nel 1842, cinque anni dopo la nascita di suo figlio, un uomo di nome Johann Georg Hiedler del villaggio di Spital. Se fosse stato il padre di Alois, Maria Anna avrebbe dato al figlio anche il cognome di suo marito quando si sposarono e lo legittimarono, ma lei non lo fece. Questa iscrizione fu fatta nel registro di battesimo a Döllersheim, dove si sposarono, ma dieci anni dopo la sua morte! L’unico responsabile di tutto ciò era il fratello minore di Hiedler, Johann Nepomuk Hüttler, sotto il cui tetto all’età di 5 anni andò a vivere il giovane Alois, dopo il matrimonio di sua madre con Hiedler. 6

    6- Quindi, abbiamo il figlio illegittimo Alois di Maria Anna Schicklgruber Heidler che va a vivere nella casa del nuovo fratello del patrigno, suo “zio”. Maser lo spiega in questo modo: Hiedler, in quel momento 50enne e mai stato sposato, può essere stato risentito e/o irritato dalla presenza di un bambino che non era suo. Ma più probabilmente, Johann Nepomuk, un molto più giovane 35enne, che era sposato quando fu concepito Alois, potrebbe aver accolto suo figlio, come ‘nipote’, nella sua famiglia, senza così far insospettire la moglie.

    7- Tutti le segnalazioni sono, secondo Maser, che Alois era felice nella casa di suo ‘zio’ dove aveva dei ‘cugini’ e una vita famigliare più vivace di quella vissuta con sua madre 47enne e il suo nuovo marito.

    8- Maria Anna Hiedler morì nel 1847 all’età di soli 52 anni. Alois non ha mai, di propria iniziativa, cercato la legittimazione legale. Il suo stato di nascita non ha ostacolato la sua carriera, in cui ha raggiunto una posizione considerata di tutto rispetto, ovvero come Funzionario Doganale; né sembra mai aver avuto problemi personalmente. Era conosciuto come un tollerante, pensatore moderno, non particolarmente religioso. La sua seconda moglie, Franziska Matzelsberger, ebbe un figlio nato fuori dal matrimonio, quando la sposò e accettò questo suo figlio in casa sua. Cambiò il suo nome tra il 1874 e il 1876 in Hitler. Hitler nel suono è quasi identico a Hüttler.

    9- Fu nel 1876 che Franz Schicklgruber, amministratore dei beni di sua sorella Maria Anna, trasferì al nipote Alois 230 fiorini. Fu allora che Alois si firmò con “Hitler”, l’ortografia è solo leggermente diversa da Hüttler. Maser commentò che la famiglia Schicklgruber era senza dubbio orgogliosa di Alois e fece in modo che ottenne la maggior parte dell’eredità della madre.

    10- La paternità Ebraica dei Rothschild e dei Frankenberger è esclusa per il semplice fatto che non c’è alcuna prova che Maria Anna Schicklgruber lavorò mai per una famiglia Ebrea a Graz e a Vienna.

    11- La storia dell’Ebreo Frankenberger: Hans Frank, che divenne Governatore generale della Polonia dal 1939 al 1945, è il responsabile di questa falsa storia, con l’aiuto di un cappellano militare Americano, Sisto O’Conner, scritta prima che Frank venne condannato a morte dall’IMT [Tribunale Militare Internazionale] di Norimberga. Inventò la storia che Maria Anna Schicklgruber aveva lavorato come cuoca nella casa di una famiglia Ebrea a Graz, in Austria, al tempo in cui diede alla luce suo figlio. Secondo il suo ‘rapporto’ questa famiglia aveva un figlio diciannovenne. [Ricordate che Maria Anna Schicklgruber aveva 42 anni, un dato di fatto sulla probabile ignoranza di Hans Frank] Inoltre, disse che la famiglia, di nome Frankenberger, per 14 anni pagò un assegno di mantenimento a Maria Anna [il che fa si che gli Ebrei appaino responsabili e onorevoli]. Ma la storia è falsa dall’inizio alla fine. Alcune delle ragioni principali sono:

    A) Dalla fine del 15esimo secolo fino a un decennio dopo la morte di Anna Maria, nessun Ebreo viveva a Graz. Erano stati espulsi dall’Imperatore Massimiliano I nel 1496 dalla provincia della Stiria, che comprendeva Graz. Nel 1781, sotto Giuseppe II, sono stati autorizzati a rientrare, ma solo per poche settimane alla volta, durante la Quaresima, la festa di St. Giles e le Fiere annuali, dopo aver pagato una somma fissa. Due anni dopo questi diritti furono di nuovo limitati, e fu imposto fino al 1860 che nessun Ebreo potesse entrare nella provincia.

    B) Nessun residente di nome Frankenberger è elencato come abitante di Graz in quel periodo.

    C) Registrazioni dal 1821 al 1838 relative al denaro di Maria Anna nel Fondo degli Orfani non hanno mostrato alcun cambiamento di indirizzo nel 1836 o nel ’37. Inoltre, in quanto soggetta della “Signoria degli Ottenstein” non avrebbe potuto assentarsi per un lungo periodo di tempo senza che fosse notata.

    D) Frank scrisse nel suo rapporto che Adolf Hitler gli disse, durante una conversazione, che sapeva di non avere Ebrei nella sua famiglia perché aveva parlato con suo padre e sua nonna a riguardo. Ma Hitler non avrebbe mai potuto dirlo, sua nonna morì prima della sua nascita! Questo dimostra che la storia di Hans Frank è inventata di sana pianta, compresa la parte “sull’indagine sui parenti Ebrei per conto Hitler”.
    12- La storia dei Rothschild a Vienna: questa è smentita per le stesse ragioni. Maria Anna Schicklgruber nè visitò, nè visse mai a Vienna, e non vi è alcuna traccia su chi fossero questi Rothschild, il loro indirizzo o altre informazioni necessarie.

    13- Patrick Hitler: un’altra diceria su un presunto articolo di giornale del Paris-Soir, in cui il nipote di Hitler [dal suo fratellastro Alois, Jr.], Patrick, descrisse suo zio Adolf come nipote di un Ebreo di Graz chiamato Frankenreither. Maser riportò alla luce il numero di quel defunto giornale durante un viaggio a Parigi e vi trovò due pagine e sei illustrazioni della storia di Patrick Hitler, ma nessuna allusione di sorta a qualsiasi antenato Ebreo.

    COMMENTI E ALTRE CONCLUSIONI DI WERNER MASER
    1- Maser ritiene che Johann Nepomuk Hüttler e Alois decisero il cambiamento di nome in conformità dei desideri di Maria Anna. L’eredità venne data nello stesso anno in cui Alois scrisse il suo nome come Hitler. La registrazione battesimale continua a nominare Johann Georg Hiedler come padre di Alois, ma Alois ha scelto di scrivere il nome come Hitler.
    2- Klara Pölzl, terza moglie di Alois, madre di Adolf, era una nipote di Johann Nepomuk Hüttler e di sua moglie Eva Maria [Decker], facendo di lei la nipote di suo marito Alois. Era considerata sua nipote perché Alois era un Schicklgruber e Klara era una Decker dal lato materno. Hüttler morì nel 1888, Adolf è nato nel 1889.
    3- Il nonno materno di Adolf Hitler fu Johann Baptist Pölzl, una contadino che viveva a Spital. Suo nonno paterno era Johann Nepomuk Hüttler, anche lui un contadino di Spital. Maser dice che c’è una distinta somiglianza di famiglia tra tutte le relazioni a Spital che sono discese da Hüttler, e alcuni di loro hanno una forte somiglianza con Adolf Hitler. Hitler visitò Spital nel 1905, 1906 e 1908 e diverse volte quando era in congedo durante la Prima Guerra Mondiale. Conosceva i suoi parenti e molto sulla sua storia di famiglia.
    Note Finali
    1- www.tallarmeniantale.com/shaw-hovannisian.htm
    I metodi utilizzati dai gruppi nazionalisti Armeni per assicurare l’intervento straniero in quel periodo erano molto ben documentati dall’insigne storico diplomatico di Harvard, il compianto William L. Langer, in Diplomazia dell’Imperialismo (2d ed.; New York, 1956), sulla base dei rapporti Armeni e Occidentali, e senza l’uso di fonti Turche. Così trovò nei documenti del Parlamento Britannico (Turchia n. 10, 1879, n. 45 e 62 e Turchia n. 7, 1880, n. 3) dichiarazioni dell’ambasciatore Britannico fatte nel mese di giugno e di luglio 1879, come ‘Gli stessi intrighi vengono ora svolti in Asia Minore per stabilire una nazionalità Armena e per realizzare uno stato di cose che possono dar luogo ad una protesta Cristiana e ad un’interferenza europea ‘(p. 153).
    Langer riferisce (p. 157) che i manifesti Rivoluzionari venivano affissi nelle città, e non ci sono stati pochi casi di ricatto nei confronti dei ricchi Armeni, che erano costretti a contribuire alla causa. Gli europei in Turchia hanno convenuto che lo scopo immediato degli agitatori era quello di incitare disordini, provocare rappresaglie inumane e così provocare l’intervento delle potenze. Per questo motivo, si diceva, preferivano operare in aree in cui gli Armeni erano una minoranza senza speranza, in modo che la rappresaglia sarebbe stata certa.
    Langer ha concluso (pag. 163) che ‘è stato detto abbastanza per rendere inutile qualsiasi ulteriore riferimento all’Hentchak, al suo programma e ai suoi metodi. I leader sono stati abbastanza preparati ad avere migliaia di loro connazionali massacrati allo scopo di forzare l’intervento delle potenze Europee e per rialzare dalle rovine dell’Impero Ottomano un nuovo stato Armeno socialista.’
    Langer afferma: “Mr. Herbert, l’ incaricato Britannico, ha apprezzato la provocazione ai Turchi. Il Sig. Hume-Beaman, un esperto di questioni orientali, ha duramente dichiarato che tutti i membri dei comitati Armeni dovrebbero essere impiccati, e che le responsabilità dei massacri erano divise tra questi vili comitati e l’intervento inefficace e gradasso dell’Europa”. (Langer, pp 324-325]
    2- Questa è la prima menzione dei “padrini Ebrei”. Appaiono di punto in bianco come una “supposizione” di Langer. L’intento è chiaramente quello di mostrare gli Ebrei come persone buone, compassionevoli e oneste, poste moralmente, finanziariamente ed educativamente in posizione superiore.
    3- Uno degli “informatori” di Langer, che ha lavorato per Hitler a Vienna, come agente per la vendita dei suoi quadri. Il loro rapporto di lavoro è durato 8 mesi. A quel tempo, Hitler portò Hanisch in tribunale per non aver reso il denaro che doveva a Hitler. Hanisch fu riconosciuto colpevole e trascorse un periodo di tempo molto breve in carcere.
    4- Walter C. Langer, La mente di Adolf Hitler, Basic Books, 1972, pg.111-113.
    5- Nel suo libro sui Tribunali di Norimberga, Trial of a Nation, Maser ha affermato che l’architetto di Hitler, Albert Speer, al quale è stata data soltanto una condanna al carcere dal tribunale, fece un accordo segreto con il capo procuratore Americano Robert H. Jackson.
    6- Il padre di Johann Georg Heidler, nato nel 1792, e Johann Nepomuk Hüttler, nato nel 1807, fu Martin Heidler, nato nel 1762. Johann Nepomuk scelse di scrivere il nome Hüttler o forse fu un errore di un sacerdote o di un chierico.

    http://14parole.wordpress.com/2011/11/10/h...non-e-un-ebreo/
    Andate anche sul sito per vedere diversi link presenti nelle parole del testo ;)
     
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  2. Harmaol
     
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    ho interrotto la lettura per disgusto.
     
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  3. Identitario
     
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    CITAZIONE (Harmaol @ 29/2/2012, 23:08) 
    ho interrotto la lettura per disgusto.

    Non ti piace proprio è? :lol:

    Comunque io l'ho trovato molto "palloso". :D
     
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  4. Harmaol
     
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    Comunque peggio ne dicono, più dimostrano di temerlo. Un'altra dimostrazione che è sempre bene diffidare da chi è ben visto da tutti.
     
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  5. wonderwoman
     
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    Questa del nonno non la sapevo. Più che altro ho letto che Adolf aveva il sospetto di essere un figlio illeggittimo di un ebreo con cui la madre si presume abbia avuto una storia. Infatti ordinò la cancellazione di tutti i documenti di nascita e l'eliminazione del paese intero dei suoi genitori.
     
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4 replies since 28/2/2012, 20:45   1252 views
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